Bacon Giacometti a Basilea

Bacon Giacometti alla Fondation Beyeler

Ho passato due giorni a Basilea il 30 e 31 luglio scorsi visitando la Fondation Beyeler e il Vitra Design Museum.

La prima giornata alla Fondation Beyeler, da sola, ha valso il viaggio sia per il museo in se che, soprattutto, per la principale ragione che mi ha spinto a partire: la visita alla mostra dedicata all’esplorazione di percorsi paralleli (ma non solo) tra Francis Bacon e Alberto Giacometti.

Bacon Giacometti alla Fondation Beyeler
L’ingresso della mostra alla Fondation Beyeler

Va subito detto, mostra eccezionale per la quantità di opere (più di 100 tra le quali alcune mai esposte provenienti dalla Fondazione Giacometti), la qualità dell’esposizione e soprattutto l’organizzazione in percorsi tematici che hanno permesso di avere una visione dei punti di contatto tra questi due artisti.

  • Le “gabbie” in cui alcuni del loro personaggi (o oggetti come nel caso della Boule suspendue di Giacometti) sono spesso racchiusi, come a voler delimitare lo spazio e isolare l’oggetto di attenzione.
  • La trasfigurazione dei volti e dei corpi.
Bacon Giacometti alla Fondation Beyeler
Un’opera di Francis Bacon
  • Isabel Rawsthorne (aka Isabel Nicholas) l’artista inglese che è stata modella per entrambi gli artisti e alla quale è dedicata una sala con opere sia di Bacon che Giacometti.
  • L’attenzione al movimento e alle dinamiche della sua  rappresentazione, ad esempio gli uomini in marcia e in cammino, sia in uno straordinario quadro di Bacon che negli Homme qui marche di Giacometti, realizzati per la Chase Manhattan Plaza di New York.
Homme qui Marche di Alberto Giacometti
Homme qui Marche di Alberto Giacometti
Un'opera di Francis Bacon alla Fondation Beyeler
Portrait of George Dyer Riding a Bicycle

Tra tutte le opere esposte, alcune mi hanno particolarmente colpito, come i grandi trittici di Bacon, un suo straordinario e inusuale autoritratto e i Petit Buste di Giacometti, realizzati durante il periodo di guerra, quando rientrò in Svizzera, lasciando Parigi occupata.

Alla fine del percorso, due video interviste girate ai due artisti all’interno dei loro studi, permettono di avere una visione degli spazi dove la loro arte è nata: microscopici, claustrofobici, pieni di oggetti, materiali di lavoro, colori, crete, tele (soprattutto quello di Bacon).

Le sale perfettamente illuminate e aperte sul giardino del museo sono un set straordinario.

La mostra chiude il 2 settembre,
Se avete occasione di andarci è un viaggio che vale assolutamente la pena.

Bacon Giacometti alla Fondation Beyeler
Una delle sale viste dal giardino del museo
Bacon Giacometti alla Fondation Beyeler
Una delle sale della mostra

 

Note di viaggio

Biglietto Mostra:
Si può compare comodamente sul posto, altrimenti online sul sito del museo.
Mezzi di trasporto:
In treno, poco più di 4 ore da Milano, comodo con una partenza alle 7:23 e il ritorno il giorno successivo alle 17:30
I mezzi pubblici a Basilea sono efficientissimi e frequenti. Pagando la tassa di soggiorno al B&B mi hanno rilasciato un Basel Pass per la libera circolazione sui mezzi + sconti per musei e servizi vari.
Alloggio:
Ho scelto un B&B (in realtà una stanza in affitto, con bagno privato) nella zona di Riehen/Basel a 10′ a piedi dal museo e a 15′ con i mezzi dal centro città.
Chez Jean and Daisy. Altamente raccomandabile,

Prossima puntata

Da Basilea al Vitra Design Museum lungo il percorso d’arte della Rehberger-Weg

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